Tra qualche secondo tutto sarà buio: pum, finito. E non dite che si tratta dell’ennesimo suicidio di un giovane “che poverino non sapeva affrontare le difficoltà di questo mondo”. Ho studiato in una scuola sacrificato sull’altare del bilancio statale; ho lavorato per pochi spicci, spesi poi per pagare le puttane della mia dignità; ho rinunciato all’idea di diventare padre; ho abbassato la testa per non guardare più lo schifo che avete costruito. Ovviamente con il nostro permesso. Cosa volete più? Volete il mio culo? Oppure ancora questo voto? Lo volete questo voto? Io vi darei altro. Ma sono un italiano, purtroppo o per fortuna lo sono.
Ora sto qui, sul ciglio di questo tetto che ha resistito ai terremoti. Ricordo quel giorno in cui il politicante di turno – non ricordo quale partito, vi siete venduti anche quelli, figli di puttana – accompagnato dai suoi scagnozzi, elencò ad alta voce una serie di promesse: ricostruiremo, faremo, allargheremo, innoveremo. Siamo stati sempre un Paese troppo impegnato a progettare il futuro, mentre il presente, beh, il presente non conta un cazzo.
“Resisti”, ripetevo tra me e me, “non tutti sono uguali”, mi prendevo in giro. Poi un giorno ho visto Ernesto non poter passeggiare perché non c’era neanche uno scivolo per i disabili. Di fronte, invece, l’inaugurazione di un comitato elettorale in cui bla,bla,bla,futuro,bla,bla,progetto,bla,bla, applausi. Con la vergogna nel cuore, ho abbracciato Ernesto e gli ho chiesto “scusa”.
Lo so, sembra l’ennesima riflessione qualunquista, ma io non ce la faccio più ad ingoiare merda. Non siamo scesi in piazza perché troppo impegnati in una riunione di partito per decidere la sfumatura di rosso della bandiera; abbiamo votato gente che di onorevole non avevano neanche le palle; ci siamo venduti per un posto di lavoro malpagato e, in alcuni casi, abbiamo insultato la memoria dei nostri nonni. Abbiamo miseramente fallito, noi e i nostri cari politici.
Ed ora, che “i miei ideali sono falliti”, ho deciso di uccidermi.
Dopo qualche ora:
«Vota per San Paolo, non te ne pentirai»
«Oggi alle ore 16:00 inaugurazione del comitato elettorale di San Pietro»
«Vota per San Pio, il nuovo che avanza».
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