Innanzitutto vi ringraziamo per le attenzioni che ci state dedicando. I nostri pezzi sono molto letti e per una realtà come la nostra, nata da poco, è già tanta roba. Dopo questo breve passaggio forse un po’ troppo autoreferenziale, vi annunciamo la materia intorno a cui ragioneremo in questa settimana: l’ambiente. “Sticazzi” potrete dire, aggiungendo che il termine ambiente è troppo generico e che può significare tutto o niente.
Ma noi, banda di scarpesciuote sì ma con i “cosiddetti”, abbiamo la risposta pronta: per noi scrivere di ambiente vuol dire osservare l’andamento della relazione sentimentale tra il pianeta Terra e tutte gli esseri viventi e non viventi che lo abitano.
È inutile girarci intorno: questa storia d’amore è in crisi da tempo immemore. Giorno dopo giorno i tradimenti, almeno da parte di noi non umani, sono aumentati: fiumi di industrie, immondizia nascosta sotto alle giostre per i bambini, l’ex calotta glaciale del polo nord, tramonti di plastica e tante altre schifezze figlie della nostra arroganza.
Per risollevare le sorti di questa relazione basterà una terapia di coppia? Forse è tardi. Però ci dobbiamo un tentativo disperato, tipo una corsa sfrenata in aeroporto per evitare che la Terra parta senza neanche un abbraccio.
Quindi noi proviamo a fare la nostra parte, con una serie di scritti che speriamo siano interessanti. Voi stateci accanto, ovviamente rispettando tutte le misure previste dagli ultimi DPCM (quanto suona bene DPCM).
Andrea Famiglietti
Antonio Lepore
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