L’estate, oltre ad amori già finiti e agli immancabili selfie sulla spiaggia, quest’anno ci aveva donato soprattutto il provvisorio (ed immaginario) allontanamento dal Covid-19, il virus che dalla fine dello scorso anno ha sconvolto le nostre vite. In queste settimane, purtroppo, le notizie non sono più tranquillizzanti: i nuovi casi di positività aumentano a dismisura, le terapie intensive risultano sempre più intasate e le Regioni, su regia dello Stato, stanno ricominciando a limitare, e aggiungiamo giustamente, la nostra consueta normalità (anche se per molti di noi non uscire il sabato sera rappresenta la “normalità”).
Senza dilungarci troppo, anche noi di “Scarpesciuote” ci siamo un attimo fermati a chiederci: “Ma questo stramaledetto virus cosa ha cambiato nelle nostre vite? Oltre ai danni clinici, quali saranno le conseguenze sulla nostra psiche? Ritorneremo ad abbracciare sconosciuti in preda all’euforia da alcol?”. È inutile girarci intorno: abbiamo una certa paura che nulla sarà come prima. E che ci dovremmo equipaggiare per un nuovo mondo.
In questa settimana, quindi, con le nostre tradizionali rubriche “declineremo” il virus in diverse forme e proveremo a spiegare il vissuto e quello che vivremo. E, accantonando per un attimo la poeticità, mi raccomando: distanza interpersonale, mascherina e gel igienizzante. Altrimenti iniziate a piangere addii alle vostre passioni.
Andrea Famiglietti
Antonio Lepore
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