Un film che colora il surreale con una tonalità pastello

da | Dic 2, 2020 | Cinema off e pizza | 0 commenti

Dentro, fuori, dentro, fuori, dentro, fuori, dentro, fuori… il nostro cervello, la nostra vita, le nostre città, la nostra famiglia, la nostra casa…

…e ora, uno stacchetto musicale rilassante prima di riprendere con il film.

…per l’angolo della cultura, alcune definizioni del termine Vivarium sulla Treccani (ma leggendo si potrebbe sfiorare lo spolier): https://www.treccani.it/vocabolario/vivaio/

VIVARIUM

ANNO: 2019

DURATA: 94 min

GENERE: Sci-fi, dramma, thriller

REGIA: Lorcan Finnegan

SCENEGGIATURA: Garrett Shanley

PRODUZIONE: Irlanda, Belgio, Danimarca

CAST PRINCIPALE: Imogen Poots, Jesse Eisenberg, Jonathan Aris

TRAMA (GIUSTO IL MINIMO SINDACALE)

Gemma e Tom, giovane coppia in cerca di un appartamento dove poter iniziare una vita insieme, visitano un’agenzia immobiliare gestita da uno strano individuo. L’agente immobiliare li invita a vedere un quartiere appena edificato chiamato Yonder e situato nei pressi della periferia cittadina. I ragazzi accettano, lo seguono e si ritrovano a dare un’occhiata alla villetta numero 9…

APPROFONDIMENTI E CURIOSITÀ (MENO DEL MINIMO SINDADACALE)

Vivarium è un film che consiglio a chi apprezza particolarmente le atmosfere alla Black mirror. Ma se siete appassionati di Black Mirror allora probabilmente amate anche Ai confini della realtà (Twilight zone), bene allora ve lo consiglio di nuovo anche se vi piace solo quest’ultima “serie”. Ma se non apprezzate o conoscete né Black MirrorTwilight zone, oltre al fatto che siete delle brutte persone, vi suggerisco lo stesso questo film perché magari siete solo fan di David Lynch. Ora dovrei continuare a biasimare un bel po’ di voi che state leggendo, ma ho appena deciso di non farlo perché oggi è il vostro giorno fortunato; preferisco farvi concentrare nella ricerca e visione di Vivarium stimolando la vostra curiosità. Si tratta di un’opera geometrica, a tratti disambigua nella narrazione, ma abilissima nel creare disagio e pensieri di varia natura. Ma i paragoni iniziali sono solo un indizio di quello che vi aspetta, il film contiene molto di più di un sano e inquietante spirito sci-fi. Vi farà viaggiare dentro e fuori la società, attraverso la concezione di famiglia moderna, ma soprattutto (usando la famiglia come pretesto) darà voce e immagini all’oscurità e all’orrore classico delle tematiche letterarie di Lovercraft. Durante la visione potrete sbizzarrirvi a ricercare e decifrare le metafore disseminate da una buona sceneggiatura e dalla “precisa” regia (un’altra cosa utilissima a creare disagio). E poi, giunti alla fine del film, vi consiglio di ripensare alle immagini iniziali sui titoli di testa. Così giusto per chiudere uno dei tanti cerchi che apre il film. Ora tappatevi le orecchie, inizio ad aver fame! (questa la capirete solo a fine visione)

TRAILER? MA ANCHE NO!

Evitate qualsiasi trailer ci sia in circolazione. Ne ho visti tre e tutti rovinavano un bel po’ di “sorprese” contenute in Vivarium.

VISIONI (S)CONFINANTI, ALTERNATIVE O RANDOM (SENZA DIRLO AL SINDACATO)

Freaks (2019, Adam Stein, Zach Lipovsky), Ex Machina (2015, Alex Garland), L’invenzione di Morel (1974, Emidio Greco), Arrival (2016, Dennis Villeneuve), Sesso in testa (1974, Sergio Ammirata).

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