Quest’anno sta volgendo al termine, pochi giorni ancora e potremo dire addio a questo 2020 che è stato tutt’altro che normale. Ci ha abituato a nuove situazioni, estranee alla nostra quotidianetà e ci ha mostrato che possiamo migliorare sia singolarmente che in gruppo. Poi ovvio ci sono voci fuori coro che sono pronte a negare qualsiasi situazione.
In quest’anno ho ritrovato in parte la voglia di leggere e anche grazie ad Andrea, di scrivere. In questo interminabile 2020 ho spesso parlato e cercato di contestualizzare giochi, serie TV, film o fumetti per le tematiche proposte. Anche in questa fase finale proverò a parlare di fumetti, in particolare di un personaggio che bene o male conosciamo tutti : Superman.
E’ un uccello? E’ un aereo? No è Superman!
E’ il 1933 quando sulle pagine di Action Comics viene pubblicato il personaggio di Superman, creato da Jerry Siegel e Joe Shuster per poi nel 1938 passare alla DC Comics. E’ il primo supereroe a nascere ed è il primo ad entrare nell’immaginario collettivo da quel momento.
Superman nasce su Krypton, un pianeta alieno ma che non riesce a conoscere poichè è prossimo alla distruzione e i genitori decidono di inviarlo sulla Terra su una navicella per salvarlo; una volta arrivato, viene trovato da una coppia di agricoltori del Kansas: i Kent. I neogenitori lo adottano senza pensarci due volte anche perché non avevano possibilità di avere figli e quell’arrivo inaspettato dallo spazio, realizza il loro desiderio di averne; da quel momento il suo nome cambia da Kal-El a Clark Kent.
La figura di Superman è particolare, poiché è metafora di alcune situazioni e richiami sociali; la più classica è quella dello straniero, del contadino che si trasferisce in città dalla campagna e deve adattarsi a ciò che è nuovo per lui. Dalla piccola Smallville (di cui fu fatta anche una serie tv) si trasferisce a Metropolis, dove cerca fortuna e inizia a lavorare come giornalista al Daily Planet. Fin da bambino Superman è il diverso, sia per la sua nascita aliena che per i suoi poteri che gli permettono di essere “superiore” agli altri ma con gli insegnamenti impartiti dai genitori, non diventa mai superbo e in parte richiama la figura dell’Übermensch, di Nietzsche. Un’altra metafora che viene richiamata è quella cristiana, Kal-El come Gesù, l’avvento dello spirito santo nel ventre della Madonna e la nascita del redentore.

Luce e ombra
Superman è forse il personaggio più conosciuto della DC, a pari merito con Batman. I due personaggi hanno origini simili poiché entrambi diventano orfani ma con la differenza che Superman viene adottato da una coppia di agricoltori mentre Batman, alias Bruce Wayne, viene cresciuto dal maggiordomo Alfred,
Entrambi i personaggi da adulti diventano supereroi ma rappresentando due idee diverse: Batman, nella gotica Gotham City, incarna lo spirito della paura mentre Superman, nella solare Metropolis, è la speranza.
Diversi ed opposti riescono a completarsi come in una moderna visione di Yin e Yang, dove uno è un semplice uomo che riesce ad essere il protettore della sua città e l’altro è paragonabile a Dio, onnipresente sulla Terra.
Ma nella loro diversità riescono insieme ad altri supereroi a creare la Justice League, un gruppo che come obiettivo ha la difesa del pianeta da qualsiasi minaccia interna o esterna.

Multiversity
Una caratteristica dell’universo DC è la presenza di storie ambientate in Elseworld, realtà dove i protagonisti delle storie vivono esperienze diverse. Superman non è escluso da questo “concetto” ed anzi spesso e volentieri è il protagonista di queste realtà alternative. Diverse le storie che mostrano un Clark Kent diverso da quello a cui siamo abituati a conoscere, cresciuto in luoghi differenti ma sempre faro di speranza per la Terra.
Per esempio Mark Millar in Red Son ha fatto atterrare la navicella kryptoniana nell’Unione Sovietica, dove il nostro superuomo viene indottrinato con l’ideologia comunista e una volta adulto la esporta in tutto il mondo. Ma esiste un elseworld che più di tutti mostra come la speranza che porta Superman sia sempre la stessa a prescindere dall’origine : Multiversity. E’ una mini serie scritta da Grant Morrison e disegnata da vari artisti, tra cui Jim Lee, e ci mostra varie realtà in cui l’uomo d’acciaio nasce e cresce.
In una storia è Overman, il rappresentante del nazismo mentre in un’altra è il presidente degli Stati Uniti e il suo aspetto ricorda Barack Obama. Tutte queste storie, tutte queste origini portano sempre allo stesso finale dove il nostro supereroe è la persona su cui le persone affidano la propria speranza, il volto amico che è pronto a sacrificarsi per il bene di tutti.
Diciamo che questo 2020 con le sue sfide, le sue avversità e i suoi cambiamenti ci ha portati ad essere un po’ tutti come l’uomo d’acciaio, pronti a guardare al 2021 con una speranza inossidabile.
Perché nel profondo del nostro cuore abbiamo il potenziale per essere dei super, per affrontare qualsiasi sfida che il futuro ci porrà avanti a noi.

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