Love & peace

da | Mar 16, 2021 | Fuori righe | 3 commenti

Anche se per questa settimana si è parlato di futuro, vi voglio parlare di un qualcosa che mi ha appassionato e preso nel passato e che tutt’ora mi appassiona. È un martedì sera degli anni 2000, sono nel soggiorno di casa mia ed ho 12 anni. Non mi trovo a Milano come oggi ma a Napoli e tutto ciò che sta avvenendo e sto vivendo nel presente fa solo parte di un futuro lontano.
Perché proprio il 2000, vi starete chiedendo? Bè erano gli anni in cui frequentavo le scuole medie ma soprattutto era il periodo in cui mi iniziai ad appassionare al mondo animato giapponese e tutto grazie alla programmazione che passava MTV: Anime Night in quel periodo. Titoli come Slam Dunk e Trigun mi hanno influenzato non poco in quel periodo; entrambi gli anime rientrano tra i miei titoli preferiti tutt’ora e Trigun in particolare mi ha portato ora a scrivervi del futuro

Sopra la squadra dello Shohoku, protagonisti di Slam Dunk
Sotto il protagonista di Trigun, Vash The Stampede

Plant

Trigun è un anime disegnato e scritto da Yasuhiro Nightow ed è ambientato in un futuro remoto su un pianeta colonizzato dalla razza umana. Il pianeta Terra è diventato invivibile per via dello sfruttamento e dell’inquinamento e l’essere umano è riuscito a sviluppare una tecnologia avanzata che gli ha permesso i viaggi nello spazio e la colonizzazione di altri pianeti. Il protagonista dell’anime è Vash The Stampede e nonostante somigli ad un essere umano, non lo è. Fa parte di una razza creata in laboratorio dagli uomini e che la sua funzione principale è di fornire fonti energetiche, il cui nome è Plant
A differenza dei suoi simili, lui e il fratello gemello Knives non vengono cresciuti in appositi contenitori utilizzati per estrarre l’energia necessaria per far funzionare le strutture; Vash e il fratello possono essere visti come una sorta di Yin e Yang, poiché mentre uno si mostra altruista e curioso del mondo che hanno abbandonato l’altro si presenta come una creatura nata nell’odio e con l’obiettivo di estirpare l’umanità dall’universo.
Arrivati qui, vi starete chiedendo perché non vi sto parlando del futuro e dove voglio arrivare parlando di un anime giapponese.
Ciò che mi ha colpito maggiormente dell’anime, oltre la trama, è stata una frase detta da una persona che ha trasmesso a Vash un’importante lezione di vita : “Ricorda, il biglietto per il futuro è sempre bianco. Ci sono cose che non puoi abbandonare, ci sono cose che vuoi proteggere ad ogni costo e ci sono momenti in cui ti devi rialzare nonostante il dolore ti sembri insostenibile”

White Ticket
L’intero anime è ambientato in un futuro steampunk su un pianeta arido, dove l’essere umano ha difficoltà a vivere ma riesce a sopravvivere grazie allo sfruttamento dei plant. L’autore si è ispirato ai western hollywoodiani per creare una società dove il più forte sopravvive e dove i duelli in stile far west sono all’ordine del giorno. Ciò che contraddistingue il protagonista è che segue come un mantra il pensiero del biglietto bianco che Rem, la donna che riconosce come madre ha trasmesso prima di sparire.
In una realtà dove la violenza è all’ordine del giorno, Vash viene mostrato come un reietto ed una personalità che si oppone ad una società del più forte ma nonostante la sua ideologia viene riconosciuto come il ricercato n°1 con il nome di “Tifone Umanoide”.
Ogni individuo ed ogni attimo per lui diventano memorie indelebili, uccidere o ferire diventano una croce che porta da solo sulle spalle; ogni sua esperienza, positiva o negativa che sia, vengono impresse sul suo corpo come cicatrici.
In un anno la situazione Covid in Italia, sembra non aver portato nessun cambiamento e ancor oggi per strada si possono incontrare persone scettiche nei confronti del virus e rendendo vane le cicatrici che questo paese si sta portando dietro dall’inizio della pandemia.

The Future
Nella maggior parte delle ambientazioni e storie che vediamo al cinema o in una serie tv o leggiamo nei libri e fumetti il futuro della razza umana è quasi sempre catastrofico. Dal 2000 ad oggi lo sviluppo tecnologico ha fatto passi da gigante e continua a svilupparsi sempre più, basti pensare che il 18 Febbraio scorso sulla superficie di Marte è atterrato il rover Perseverance con l’obiettivo di analizzare il pianeta rosso e riportare i dati per una possibile colonizzazione nel futuro.
Ma siamo pronti per spostarci tra le stelle? Siamo realmente pronti ad affrontare dei viaggi nello spazio verso ignote destinazioni? Qualche giorno fa abbiamo “festeggiato” un anno di lockdown cambiando un governo Conte ad uno Draghi e portando via sempre più il futuro a chi ancora spera di poter riprendere una vita, cercare di costruire qualcosa ma è ostacolato ancora una volta da una moltitudine di individui che ancora non comprende e forse non comprenderà mai la situazione in cui viviamo. Il biglietto potrà essere sempre bianco ma ci sarà sempre qualcuno che lo macchierà con l’inchiostro e che renderà il futuro spaventoso.

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3 Commenti

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