Quella appena trascorsa è la seconda Pasqua vissuta in una condizione anomala. Stavolta, però, non vogliamo scrivere di privazioni o mancanze, bensì vorremmo porre l’attenzione su quello che dopo un anno è diventato un fenomeno eccessivamente diffuso: l’emarginazione e la vita vissuta ai margini. Un fenomeno che, con le sue dovute eccezioni, possiamo definire intergenerazionale ed interclassista.
Quello che maggiormente colpisce è l’ambivalenza dello stesso: infatti la visibilità di alcuni fenomeni di marginalità vengono alla luce solo in seguito ad episodi violenti ed irreversibili.
Ma mentre in alcuni casi le conseguenze riescono a far emergere, seppur tardivamente, determinate condizioni di drammaticità, ci troviamo a fare i conti anche con altre forme di disagio che possono essere quello sociale, psicologico ed economico e che interessano, anche e soprattutto i più giovani delle nostre comunità.
In queste due settimane vorremmo, insieme a voi, approfondire questa tematica. Vorremmo parlare di disagio ed emarginazione, cercando di comprendere le biografie dei tanti che vivono in queste condizioni e cercare di trovare delle strade di dibattito e di discussione utili ad accendere un riflettore su un palcoscenico che solitamente resta all’oscuro, senza spettatori.
Andrea Famiglietti
Antonio Lepore
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