Quando si è bambini, spesso e volentieri non comprendiamo ciò che ci circonda o ciò che vediamo in televisione. Da piccolo guardavo molti cartoni animati (anche oggi che sono adulto eh!) e tra questi ricordo gli Insuperabili X-Men, un gruppo di supereroi dotati di poteri fin dalla nascita e che appartenevano alla Marvel. La casa delle idee attraverso i suoi media ha sempre cercato bene o male di riportare un riflesso della società in cui viviamo; nel 2012 la Marvel annunciò il primo matrimonio gay sulle pagine del fumetto degli X-Men ed era il primo passo verso una maggiore inclusività nel panorama supereroistico. Ma cosa collega gli x-men con la tematica di questa settimana? Nonostante tra di loro ci siano dei supereroi, la razza mutante è vista con sospetto e paura. Nel mondo Marvel l’homo sapiens superior è una minoranza rispetto al resto della società, nonostante sia possibile trovare persone di qualsiasi appartenenza culturale, di genere o nazionalità; crea un paradosso che in un gruppo così omogeneo si possa parlare di minoranza.
La società ideata dalla Marvel porta la figura di Magneto da antagonista ad antieroe, in una crociata mutante dove l’unico pensiero è quello di essere accettati; una figura oppressa e liberatrice, il signore del magnetismo in più occasioni nelle avventure degli x-men dimostra che non ha interessi solo gli homo sapiens superior ma per gli esseri umani in generale. Diventa un simbolo di lotta e libertà contro gli oppressori, figure ed organizzazioni che inquinano i media e portando i mutanti ad essere demonizzati.
Quando ero bambino i concetti di maggioranza e minoranza in una società non sapevo neanche cosa indicassero e a distanza di anni rivedere e rileggere le avventure degli X-Men sotto questa nuova lettura un po’ ti sorprende; come detto in precedenza all’interno della razza mutante ci sono supereroi ma anche super cattivi, seguendo una logica di lotta tra bene o male ma con una differenza sostanziale dalla concezione filosofica a cui siamo abituati: in questo caso i cattivi di turno non fanno altro che cercare di difendere i propri simili, oltre che ambire ad una parità di diritti. Uno tra i tanti antagonisti di Wolverine&Co. è il signore del magnetismo, Magneto.
IL SIGNORE DEL MAGNETISMO
Oltre ai fumetti e la serie animata, gli x-men approdano sul grande schermo negli anni 2000 e introducono così la razza mutante al mondo cinematografico. Nel film il principale antagonista è Magneto, con lo scopo di trasformare gli homo sapiens in una sorta di homo sapiens superior come definisce se stesso e la sua razza il signore del magnetismo.
Ma Erik Magnus Lehnsherr non è solo l’antagonista della storia ma riesce ad essere anche il simbolo dell’oppressione, poiché il suo principale obiettivo non è quello di trasformare gli esseri umani normali in qualcosa di superiore ma di far comprendere il senso di oppressione, discriminazione ed odio che sono costretti a provare ogni giorno. Spesso le minoranze che si trovano in una società diversa dal loro luogo di origine, costretti a scappare da una guerra per esempio si ritrovano in una nazione che non li accetta e che li emargina.
Ma questo purtroppo non avviene solo con popolazioni culturalmente diverse da noi, anche se oggi con la velocità di comunicazione dovuta grazie ad Internet sarebbe possibile conoscere l’altro ed iniziare ad abbattere concetti come maggioranza e minoranza; Magneto in ogni media prodotto dalla Marvel cerca di abbattere il muro del pregiudizio, la sensazione di paura con ogni modo possibile e creare una parità di diritti tra gli homo sapiens e i mutanti.
Una particolarità che contraddistingue il personaggio di Magneto è la sua origine: nato ebreo durante il periodo nazista ed imprigionato ad Auschwitz. Questa informazione rende ancora più interessante il personaggio, essendo stato oppresso fin dalla nascita si può comprendere il desiderio di stabilire una sorta di uguaglianza tra umani e mutanti
ESSERE MINORANZA
Quello che gli x-men rappresentano è l’inclusività in una società ancora troppo lontana dal comprendere al 100% l’uguaglianza tra diritti, in fin dei conti all’interno del gruppo di Charles Xavier e Magneto incontriamo qualsiasi tipo di persona. Ma non rappresentano solo l’inclusività, rappresentano il diverso e la paura per esso, la speranza di poter guardare negli occhi l’altro e poter dire “siamo uguali”, il sogno di un futuro radioso. Nonostante Magneto usi metodi da terrorista, riesce in qualche modo a portare l’attenzione dei media su ciò che significa realmente essere minoranza e la Marvel attraverso di loro cerca di preparare il terreno verso l’accettazione del diverso alle future generazioni. Ovviamente un fumetto, un film o una serie tv non possono portare al totale cambiamento di pensiero o di eliminare delle situazioni di discriminazione ed emarginazione ma possono essere un piccolo supporto per chi realmente vuole fare qualcosa a cambiare la realtà che ci circonda.
W gli insuperabili X-Men!
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