Settembre è il tuo compleanno, oggi è il tuo compleanno. E non fa niente se in cucina nessun delirio per una torta malriuscita, e pazienza se non mi incazzo per le tue urla nei confronti di un armadio ingiustamente accusato di essere vuoto. Per me, da tre anni, è cambiata soltanto la distanza fisica tra me e te. Quello che conta, e tra le innumerevoli cose includerei la cantilena del tuo parlare, è sempre dentro di me. E lì neanche Dio può entrarci. Poi non so se hanno ragione i no-vax e cioè che il vaccino modifica il dna e che potrei risvegliarmi domani mattina ed essere Fedez senza autotune al centro di un palco con il pubblico che vorrebbe una canzone. Ma anche in questo caso so che tu mi aiuteresti.
Settembre è ricominciare. Magari più abbronzati oppure consapevoli che a volte è necessario accantonare per un po’ i propri sogni e cercare altrove la serenità necessaria per affrontare tutti i giorni. Per quanto mi riguarda, è come se fossi alla festa di fine anno scolastico, al centro della sala da ballo con la giacca sgualcita e lo sguardo perso un po’ nel vuoto. Stavolta non attendo nessuna ragazza dalle scale, bensì il prossimo capitolo della mia vita. Ricominciare mi ha fatto sempre paura, soprattutto quando non so la direzione da prendere e nemmeno Google Maps corre in mio soccorso. Continua a suggerire di girare a destra ma lì c’è un tipo che ossessivamente scatta foto alle lucine che poi non ho mai capito che cazzo ci sta da fotografare a due lampade Ikea appese ad un filo. Comunque, ho fiducia che me la caverò. E che nonostante tutto i miei sogni resisteranno anche se il mio tempo avrà una cadenza diversa rispetto al passato.
Settembre è il vero amore. È la donna che ti tiene i piedi per terra, che ti suggerisce di fumare qualche sigaretta in meno e che forse sarebbe meglio andare a dormire qualche ora prima ché poi domattina bisogna svegliarsi per studiare o per guadagnarsi il pane. È quella donna che ti stringe le mani nonostante il freddo in arrivo e tu benedici il cielo che il dolce inganno dell’estate sia finalmente finito. In fondo che coglioni credere che tutto sia possibile.
Bravo Antonio, trovi sempre le giuste parole, settembre è arrivato!
buon compleanno