Avete mai utilizzato una mappa per orientarvi nella quotidianità? Ed una cartina per evitare i rompicoglioni e raggiungere più facilmente – e sarebbe super fantasmagorico– l’amore della propria vita? Nei giorni scorsi ci siamo poste queste due domande e anche tante altre e non è stato semplice trovare una risposta univoca. Ci sta chi quella cartina l’ha addirittura disegnata e chi, invece, la consulta ogni giorno nella propria testa; altri, infine, trovano in questo “navigatore dell’anima” soltanto un limite all’imprevedibilità della vita.
Guardandoci intorno, però, la sensazione è che tante persone – dalla scelta dei bar alla decisione su eventuali partner/amici – si muovano come se ci fosse nelle proprie orecchie la voce delicata di Google Maps a suggerire il percorso migliore.
«Non esistono scorciatoie nella vita. Bisogna affrontare il traffico ed i lavori in corso e persino i vicoli ciechi strettissimi» urla un tale in fondo alla sala.
Dunque, nelle prossime due settimane proveremo a raccontarvi le nostre esperienze, consapevoli che si tratta di una tematica che può offrire spunti e punti di vista davvero interessanti.
Andrea Famiglietti
Antonio Lepore
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