Sarebbe bello se ognuno di noi, alla nascita, venisse al mondo con una mappa stretta nella manina. La mappa della propria vita, un elenco dettagliato di ogni passo da fare per raggiungere tutti i traguardi e avere successo.
Mi piace pensare che nei piani di progettazione del prototipo “uomo” questo supplemento fosse previsto. Ecco perché tutti i bambini nascono con i pugni rigorosamente chiusi, serrati. Poi, per motivi a noi sconosciuti, o semplicemente per colpa di Eva (è sempre colpa di Eva), questo plus ci è stato brutalmente tolto.
Le manine continuano ad essere serrate, ma al loro interno c’è il nulla, che poi diventerà il dito di un adulto a cui tenersi stretto e, infine, sconfitte nella convinzione di poter riavere la propria mappa, finiranno per aprirsi.
Lì dove siamo stati privati di qualcosa, noi stessi interveniamo per rimediare. Così l’uomo le mappe ha provato a crearsele da solo. E ovviamente non ci troviamo di fronte ad un risultato divino.
La mappa per eccellenza è quella che ci viene offerta dalla società. In linea generale uguale per tutti e personalizzabile in base alle proprie attitudini e preferenze. Sempre nei limiti del possibile.
In pratica, non ti viene detto che da grande dovrai fare per forza il medico, ma per risultare un integrato dovrai sicuramente studiare, lavorare, sposarti, possibilmente avere figli e seguire tutta una serie di punti che ci vengono inchiodati nella mente sin da quando gattoniamo.
Zerocalcare, noto fumettista, in una serie recentissima ha fatto riferimento all’immagine dello “strappare lungo i bordi”, centrando a pieno la questione.
Passiamo la vita a cercare di seguire la linea che qualcun altro ha tracciato per noi, a inserire il triangolo nel buco triangolare, a colorare dentro i bordi, a scrivere nelle righe perché è così che ci viene detto di fare. E, se per caso, un po’ di azzurro sbava lungo le linee ci facciamo prendere pure dai sensi di colpa perché abbiamo disatteso le aspettative degli altri.
Ho una notizia. Seguire la mappa della società per filo e per segno è praticamente impossibile. Di conseguenza, gli uomini sono destinati a sentirsi sempre in difetto su qualche fronte, chi più chi meno. Insomma, non c’è nessun tesoro da raggiungere. Tanto vale continuare a tenere le mani serrate, magari per dare un pugno in faccia a chi crede che basti una mappa per dire chi siamo.
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