La vestale di Satana

da | Feb 28, 2022 | Cinema off e pizza | 31 commenti

Il diavolo è il solo ateo che crede in Dio.

(Fabrizio Caramagna)

TRAILER INTERNAZIONALE

LA VESTALE DI SATANA

TITOLO ORIGINALE: Les Lèvres Rouges

ANNO: 1971
DURATA: 100’
GENERE: erotico, thriller, horror
REGIA: Harry Kümel
SCENEGGIATURA: Pierre Drouot, Harry Kümel
PRODUZIONE: Belgio, Francia, Germania Ovest
CAST PRINCIPALE: Delphine Seyrig, John Karlen, Daniele Ouimet, Paul Esser, Andrea Rau

TRAMA (GIUSTO IL MINIMO SINDACALE)

Stefan e Valerie sono due giovani sposi che, in attesa del traghetto diretto in Inghilterra, si fermano in un hotel di Ostenda. Quasi contemporaneamente arriva anche l’affascinante e misteriosa contessa Elizabeth Bathory che mostra subito il suo interesse verso la coppia…

APPROFONDIMENTI E CURIOSITÀ (MENO DEL MINIMO SINDACALE, GIUSTO PER GIRARCI INTORNO)

La vestale di Satana è un classico del Cinema. Non un classico del Cinema dell’orrore. Un classico e basta. Non che ci sia qualcosa di sbagliato a fregiarsi dell’etichetta di classico de paura, però è meglio essere chiari e ampliare il “campo d’azione”. Già il titolo potrebbe evocare miti e leggende visti e rivisti sul grande schermo. Ma in questo film, diretto dal belga Harry Kümel (già buon direttore della fotografia), c’è di tutto tranne la banalità di alcuni argomenti che il titolo o il nome della contessa possono richiamare alla mente.

Una regia suadente, raffinata e – talune volte – sperimentale, vi guideranno attraverso storia e immagini che, per atmosfera e maestria registica, potrebbero ricordare il più noto L’inquilino del terzo piano di Polanski (del 1976, quindi successivo). La lentezza contemplativa di alcune fasi del film non saranno un problema, ma vi aiuteranno a comprendere che in fin dei conti non si tratta di un semplice esercizio di stile simil autoriale. L’importanza e la valenza de La vestale di Satana saranno chiarissimi dopo una visione attenta. Inoltre, location molto curate, dialoghi perfetti, un cast ridotto all’osso che sembra recitare sotto effetto di un sortilegio completano il quadro (è proprio il caso di scrivere così).

Guardatelo, il film vi conquisterà con il suo fascino oscuro, sensuale e quasi inspiegabile.

VISIONI (S)CONFINANTI + VIDEO BONUS

Un fiocco nero per Deborah (1974, Marcello Andrei), Quella notte in casa Coogan (1971, Lee Madden), Il profumo della signora in nero (1974, Francesco Barilli), South Park – Il film: più grosso, più lungo & tutto intero (1999, Trey Parker)

E poi, prima della pizza, c’è Oliver Reed in un film clamoroso: I diavoli (1971, Ken Russel)

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