Superargo contro Diabolikus

Superargo contro Diabolikus

PUNTATA NUMERO 30 DI CINEMA-OFF E PIZZA, QUESTA VOLTA IN CALZAMAGLIA E MASCHERA. Buona lettura, buona visione e buon appetito.

Non sono un profeta o un uomo dell’Età della pietra. Sono solo un mortale con le potenzialità di un supereroe.

(David Bowie)

La forza di questo paese non è negli edifici di mattoni e acciaio. È nei cuori di coloro che hanno giurato di lottare per la sua libertà!

(Capitan America)

Ma che (due) palle la Marvel!

(Paolo Spagnuolo)

DIRETTAMENTE DAL 1967, IL TRAILER ITERNAZIONALE (DOPO, SE FARETE I BRAVI, VI POSTO ANCHE IL FILM COMPLETO E UNA RICETTA PER ACCOMPAGARE LA VISIONE)

SUPERARGO CONTRO DIABOLIKUS

ANNO: 1966
DURATA: 93’
GENERE: spionaggio, fantascienza, azione
REGIA: Nick Nostro (Nicola Nostro)
SOGGETTO: Mino Giarda
SCENEGGIATURA: Mino Giarda, J. J. Balcázar
MUSICA: Franco Pisano
PRODUZIONE: Italia, Spagna
CAST PRINCIPALE: Ken Wood (Gianni Cianfriglia), Gerard Tichy, Loredana Nusciak, Giulio Battiferri, Monica Randall

TRAMA (GIUSTO IL MINIMO SINDACALE)

Tutte le superpotenze mondiali sono in allarme per la scomparsa di ingenti quantità di uranio. Dietro questi arditi furti c’è la mano di un super-cattivo: Diabolikus. Ma i suoi sogni di dominio si dovranno scontrare con Superargo, ex lottatore in preda ad una crisi dopo aver involontariamente ucciso un suo collega sul ring.

APPROFONDIMENTI E CURIOSITÀ (MENO DEL MINIMO SINDACALE, GIUSTO PER GIRARCI INTORNO)

Superargo è uno dei primissimi supereroi proiettati nelle sale cinematografiche italiane anche se il fumetto da cui deriva è di origine spagnola (come la coproduzione del film). Il suo clamoroso successo al botteghino portò in pochissimi anni, poco più di un biennio, alla produzione di decine di altre pellicole più o meno a tema. Come ogni buon film di genere che si rispetta anche Superargo contro Diabolikus nasce per sfruttare il successo di produzioni che in altre nazioni o in altri periodi storici hanno avuto incassi più che sostanziosi. In questa occasione si tratta di tornare indietro alla fine degli anni Cinquanta periodo in cui il campione di lucha libre Rodolfo Guzmán Huerta, conosciuto con il nome d’arte El Santo, riempiva le sale del suo Paese e quelle di decine di altre nazioni in cui venivano esportate le sue gesta. In questo i cinematografari italiani e spagnoli furono (come sempre) molto furbi e decisamente exploitativi, perché nelle versioni spagnole e italiane dei film di El Santo il suo nome fu trasformato proprio in Argo. Da Argo a Superargo è tutto un attimo.

 

Non dimentichiamoci che già da qualche anno c’era in giro un certo Bond, James Bond.

Ora sarò brevissimo e spero di farvi incuriosire. Il film è un vero spasso. Un mix di generi clamoroso che centrifuga la spy-story (eurospy, per essere precisi) al thriller all’italiana, con un’aggiunta d’avventura pura con qualche strizzatina d’occhio al citato James Bond, tanto per ritornare al genere… Perché anche Superargo ha un sacco di aggeggi fantastici che lo rendono invincibile. I servizi segreti non possono lavorare solo per Bond, giusto? Ma poi cos’ha l’attore e stuntman italiano Giovanni Cianfriglia (in questo film accreditato come Ken Wood) meno di Sean Connery?

Colonna sonora, jazz, curata dal nostro Franco Pisano.

Curiosità: Il regista, Nicola Nostro, disse che Cianfriglia recitava come se fosse Zorro. A quel punto venne scelto il miglior doppiatore che il piccolo budget permetteva per la voce di Superargo, così risolse il problema Zorro. Il regista, sempre a causa del budget, dovette girare alcuni interni nella sua villa di Frascati. E sono questi piccoli dettagli che elevano a leggenda alcune produzioni.

FILM COMPLETO (IN ITALIANO)

ALTRE PELLICOLE A TEMA

Il sequel di Superargo: L’invincibile Superman (1968, Paolo Bianchini), I fantastici 3 Supermen (1967, Gianfranco Parolini con lo pseudonimo di Frank Kramer), Goldface, the Fantastic Superman (1967, Bitto Albertini), Kriminal (1967, Umberto Lenzi), Diabolik (1968, Mario Bava), Santo vs. las Mujeres Vampiro (Santo contra las mujeres vampiro) (1962, Alfonso Corona Blake), Santo y Blue Demon Contra Dracula y el Hombre Lobo (1973, M.M. Delgado)

E in attesa di goderci i Manetti Bros con la loro versione di Diabolik, ammirate la “pop-art” del film di Bava del ’68. Ecco il trailer internazionale:

PIZZA TIME. OSPITE SPECIALE PER FESTEGGIARE I 30 APPUNTAMENTI CON CINEMA-OFF E PIZZA: IL SIMPATICO BONCI

 

S.O.S. i mostri uccidono ancora

S.O.S. i mostri uccidono ancora

Ci sono pochissimi mostri che meritano la paura che ne abbiamo.

[Il est bien peu de monstres qui méritent la peur que nous en avons].

André Gide

– Ma teee… perché quest’estate non andiamo in Scozia? Pensa il lago di Lochness, vanno tutti lì per vedere il mostro.

– Sì, ma perché ce lo devo portare io!

Stefano Bellani

S.O.S. I MOSTRI UCCIDONO ANCORA

TITOLO ORIGINALE: Island of terror
ANNO: 1966
DURATA: 88’ versione originale, 76’ versione italiana
GENERE: fantascienza
REGIA: Terence Fisher
SOGGETTO: Edward Mann e Al Ramsen
SCENEGGIATURA: Edward Mann e Al Ramsen
PRODUZIONE: Regno Unito
CAST PRINCIPALE: Peter Cushing, Edward Judd, Carole Gray. Eddie Byrne, Sam Kydd, Shay Gorman.

Possiamo iniziare e, volendo, terminare direttamente con questo link che vi rimanderà alla versione integrale del film in italiano con i sottotitoli solo per gli otto minuti non presenti nella versione italiana.

Potrete guardare S.O.S. I mostri uccidono ancora senza leggere approfondimenti o note, semplicemente per la curiosità di farlo senza pensieri precostituiti, con l’unica certezza che con il cinema di genere – di solito – l’intrattenimento in un modo o nell’altro sarà assicurato, al motto di basso budget/alto divertimento.

Per i più audaci, dopo questa sezione proseguirò con l’abituale schema impazzito dei miei articoli (poco nascosto tra le righe troverete un mio “super” consiglio) e finalmente, in calce, con la solita pizza.

TRAMA (GIUSTO IL MINIMO SINDACALE)

Isola irlandese di Petrie, abitanti e animali iniziano a morire in circostanze misteriose. Giunti sul luogo per investigare, il dottor Brian Stanley (Peter Cushing) e il dottor David West (Edward Judd) faranno una macabra e terrificante scoperta…

APPROFONDIMENTI E CURIOSITÀ (MENO DEL MINIMO SINDACALE, GIUSTO PER GIRARCI INTORNO)

S.O.S. I mostri uccidono ancora fa parte di un sotto filone fantascientifico (a volte a tinte horror) legato alle isole, quasi sempre piccole, inospitali e da cui difficilmente si può fuggire. Chi di noi non avrebbe paura nel restare isolato in un ambiente ostile, misterioso… circondato solo dall’acqua? Non vi nascondo che sono davvero molto affezionato a questo film, ogni tanto lo rivedo e tutte le volte ne resto sempre affascinato.


La pellicola viene diretta dal leggendario regista che ha reso celebre la Hammer Film Productions, Terence Fisher (Dracula il vampiro, 1958), questa volta affiancato da una produzione differente da quella citata. Il budget è risicato, ma qual è la novità per prodotti del genere? In fin dei conti basterà evitare di giudicare qualche dialogo naif e l’uso della gommapiuma per gli effetti. Tutto il resto ha una resa ottimale, iniziando dalle atmosfere in cui c’è un crescente senso di inquietudine, passando per il finale ad alta tensione, per terminare con la solita magnifica prestazione del nostro amato Peter Cushing. In poche parole, un film fantascientifico con tutti i crismi, un classico del genere, inserito in un particolare momento storico del Cinema inglese dei Sessanta.

Nota per i collezionisti: il film è stato rimasterizzato dall’originale in 35mm in un magnifico formato blu-ray, ma anche la versione italiana in dvd non è male. Collezionista avvisato…

ALTRE PELLICOLE, QUELLE CON UN PO’ MENO VISIBILITÀ, AMBIENTATE SU UN’ISOLA

L’isola (2006, Pavel Lungin), L’isola misteriosa (1929, Benjamin Christensen, Lucien Hubbard e Maurice Tourneur), Dinosaurus! (1960, Irvin Yeaworth), Doomwatch – I mostri del 2001 (1972, Peter Sasdy), Il mistero dell’isola dei gabbiani (1966, Freddie Francis), Demoni di fuoco (1967, Terence Fisher), Le dee della scogliera del pescecane (1958, Roger Corman), The lighthouse (2019, Robert Egger), Il continente scomparso (1951, Sam Newfield).

…e poi c’è questo FILM INCREDIBILE CHE TUTTI GLI APPASSIONATI, ALMENO UNA VOLTA NELLA VITA, DOVREBBERO VEDERE (ma solo nella versione non censurata): THE WICKER MAN (1973, Robin Hardy). Perché se vi è piaciuto Midsommar – Il villaggio dei dannati (2019, Ari Aster), troverete il film di Hardy ancora più interessante, non fosse altro perché il film del 2019 ha tratto più di uno spunto da The Wicker Man.

IL TRAILER ORIGINALE (PER CONVINCERVI)

PIZZA TIME: E VOI, SAPETE IMPASTARE?

Non essendo così sicuro delle vostre capacità in cucina, vi lascio a un tutorial (per principianti) su come creare l’impasto perfetto per le vostre pizze fatte in casa. Perché se la vostra pizza non avrà la giusta consistenza, con cosa accompagnerete la visione del film oltre che con qualche birra? Le patatine non bastano, credetemi!