
Fanta recovery plan
Il Consiglio Dei Ministri ha deliberato, la ripartizione dei fondi stanziati per la ripresa economica post pandemia sono stati destinati a settori specifici del complesso apparato statale. Il sistema sanitario nazionale e la ricerca scientifica, modelli invidiati da tutto il mondo e falcidiati da tagli scellerati negli ultimi trent’anni in virtù di una ipotetica miglioria apportata nei servizi alla persona grazie alla concorrenza che le riforme liberiste vi hanno apportato ma che ha creato gravi insufficienze a destra e a manca, aumentando il divario tra le strutture di fruizione pubblica e quelle private (e di conseguenza anche quello tra ceti più e meno abbienti, scatenando una guerra fra poveri per accaparrarsi le cure primarie), hanno ricevuto gli stessi fondi destinati ai comparti di riconversione ecologica dell’industria italiana; il residuo dei fondi è stato destinato alle infrastrutture per la digitalizzazione, dopo una lunga trattativa con i privati che contribuiranno di tasca loro agli investimenti, ingolositi da un “piano Draghi” di ripresa economica che Marshall scansati, mentre verrà operata una riforma dell’istruzione che, grazie ad un minimo investimento derivato dal recovery plan, riporterà ai vertici mondiali scuole e atenei italiani.
Il Ministero della Ricerca verrà scorporato nelle sue componenti sanitarie e non sanitarie, includendo nelle prime anche quelle delle scienze sociali e psicologiche: l’industria e le istituzioni private finanzieranno, insieme allo Stato, la ricerca in Italia, verranno forniti strumenti di ricerca avanzati e i ricercatori italiani non saranno più costretti a scegliere tra l’emarginazione nei polverosi sottoscala italici frutto della congenita assenza di assegni di ricerca (che ad oggi, quando ci sono, non permettono l’emancipazione dal proprio nucleo familiare perché o paghi l’affitto e le bollette o fai la spesa al supermercato) e l’emigrazione verso Paesi che restituiscono dignità al ricercatore prima che alla ricerca. La parte sanitaria del Ministero della Ricerca verrà assorbita nel nuovo Ministero della Sanità e della Ricerca, mentre quella non sanitaria sarà parte del Ministero dell’Industria e dello Sviluppo Economico; al Ministero dell’Istruzione verrà affidato il compito di dirigere la formazione primaria, secondaria e universitaria della futura forza lavoro italiana, stabilendo finalmente un confine permeabile che permetterà una formazione più attenta ai bisogni del Lavoro italiano e, di converso, fornirà sovvenzioni all’istruzione grazie ai profitti che ne deriveranno nel breve, medio e lungo termine.
La disoccupazione verrà contrastata grazie all’istituzione del “lavoro digitalizzante”: i navigator dovranno inserire le persone in cerca di lavoro negli archivi, pubblici e privati, con il compito di scannerizzare ogni pezzo di carta giacente nei piani interrati di ministeri, industrie e chi più ne ha più ne metta. Tempo previsto per la digitalizzazione completa: 15 anni. La pubblica amministrazione fruirà di un accordo ratificato con Bill Gates in persona che fornirà la strumentazione Microsoft hardware e software più aggiornata alle amministrazioni del mezzogiorno italiano come segno di riconoscimento nei confronti di quel mediatore familiare calabrese che ha favorito l’accordo tra Mr. Windows e la sua ex moglie. Grazie a questo ennesimo riconoscimento dell’eccellenza delle menti italiane, parte dei fondi destinati all’interno del recovery plan verranno stanziate per potenziare le infrastrutture e le centrali ad energia solare siciliane, campane, calabresi, pugliesi, lucane e molisane: verrà parificato il divario tra sud e nord, gli emigranti interni torneranno nei loro paesi, la questione meridionale si estinguerà dopo 160 anni.
La sanità italiana sarà la migliore al mondo grazie ai benefici derivanti dalla sinergia tra formazione, ricerca e cura primaria: le borse destinate agli specializzandi medici verranno aumentate di un terzo così che non dovranno più sostenere turni di 12 ore per 3 giorni consecutivi pur di mandare avanti il servizio presso cui operano; verranno istituite borse di specializzazione destinate agli psicologi, i quali assolveranno alle loro mansioni più serenamente, senza doversi inventare doppi e tripli lavori al pub o come rider; la salute mentale riceverà un’attenzione particolare, il servizio pubblico riuscirà finalmente a coprire la domanda dell’utenza, i tempi di attesa per le valutazioni e le prestazioni psichiatriche e psicoterapeutiche saranno di 7-10 giorni, la psicoterapia potrà essere fruita come qualsiasi altra prestazione (ad esempio come una consultazione gastroenterologica), lo psicologo di base affiancherà il medico e ridurrà l’incidenza sugli ospedali; a scuola ci saranno psicologo e counselor scolastico, il primo per i temi di rilevanza clinica, il secondo per orientare gli studenti alla migliore scelta per il loro futuro; il trauma da pandemia verrà elaborato dalla collettività in un modo tale da costituire un nuovo Rinascimento italiano e globale: l’Italia diverrà prima potenza mondiale, si costituiranno gli stati Uniti D’Europa che diverranno poi Stati Uniti D’Eurasia con capitali Roma (d’occidente) e Tokio (d’oriente), la pace regnerà nel mondo e l’essere umano si evolverà.
Tutto questo processo si innescherà grazie a due eventi: il vaccino per bicentenari, che permetterà all’1% dei ricchi di giovare dei profitti che gli investimenti derivanti dal recovery plan produrranno, e la liberalizzazione per la licenza di cavalieri di unicorni alati e il possesso dei famigerati asini che volano, esseri fino ad oggi sfuggevoli e impossibili da domare.
Commenti recenti