Mine poco vaganti in un deserto di coraggio

Mine poco vaganti in un deserto di coraggio

Ci vuole più coraggio nella sofferenza che nella morte.
(Napoleone Bonaparte)

Il tema del coraggio: ma con che coraggio la gente mette l’ananas sulla pizza?
Il tema del coraggio 2, la vendetta: ma con che coraggio viene candidata Laura Pausini a un Oscar?

Ma torniamo a noi, al film della settimana e alla consueta ricetta in chiusura dell’articolo.

MINE

ANNO: 2016
DURATA: 105 minuti
GENERE: dramma, thriller
REGIA: Fabio Guaglione e Fabio Resinaro
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Fabio Guaglione e Fabio Resinaro
PRODUZIONE: Stati Uniti d’America, Italia, Spagna
CAST PRINCIPALE: Armie Hammer, Annabelle Wallis, Tom Cullen

TRAMA (RIASSUNTO DEL RIASSUNTO)

Africa, due tiratori scelti dei marines provano ad assassinare un pericoloso terrorista. Qualcosa va storto e i due sono costretti a fuggire nel deserto. Capitano su un campo minato senza rendersene conto, o meglio: uno dei due se ne accorge meglio quasi subito e nel peggiore dei modi, mentre l’altro resta bloccato con un piede su una mina antiuomo…

APPROFONDIMENTI E CURIOSITÀ (MENO DEL MINIMO SINDACALE, GIUSTO PER GIRARCI INTORNO)

Quando il Cinema suggerisce di non mollare mai e di pensare, pensare, pensare…

È sempre un piacere notare che una volta ogni lustro l’Italia si cimenta in co-produzioni internazionali come questa. Mine è un film teso, profondo e ottimamente girato dai nostri due Fabio alla regia, una doppietta di esordienti che sfrutta al meglio l’efficace ambientazione in un deserto decisamente inospitale; non contenti ci costruiscono attorno una quantità tale di metafore da far impallidire il sempre ottimo 127 Ore (2003, Danny Boyle), lungometraggio certamente affine all’oggetto di questo articolo.

Attraverso la forzata staticità fisica del protagonista (attenzione, il film è tutt’altro che immobile o lento), Mine ci mostra come, in realtà, il moto interiore dell’uomo è sempre frenetico e in bilico tra coraggio, paura e riflessioni. Perché in fondo la nostra esistenza da occidentali fortunati tende un po’ a insabbiare i nostri sentimenti e i nostri slanci, esattamente come vengono nascoste le mine. L’esplosione è sempre lì dietro l’angolo.

Ora, se volete, diffondete il verbo di questa visione davvero sopra la media. Chi accoglierà il vostro consiglio probabilmente vi sarà grato per almeno tre o quattro mesi, forse anche cinque.

CURIOSITÀ:

nei titoli di testa i due registi si firmano come “Fabio e Fabio;

sempre nel 2016 è stato licenziato in Italia Passo Falso (Piégé), un film di Yannick Saillet girato un paio d’anni prima. La storia è quasi identica nella forma ma, fidatevi, la resa non ha paragoni. Mine è decisamente superiore in tutto.

TRAILER

ALCUNE VISIONI (S)CONFINANTI SUGGERITE (SCOPRI L’INTRUSO)

Hunger (2008, Steve McQueen), Buried – Sepolto (2010, Rodrigo Cortés), The Big Kahuna (1999, John Swanbeck), Repulsion (1965, Roman Polanski), Furto di sera bel colpo si spera (1974, Mariano Laurenti), Sepolto vivo (1962, Roger Corman).

LA RICETTA DI CINEMA-OFF E PIZZA (PIGRO EDITION)

Questa settimana mi sento più pigro del solito, così ho deciso di lasciarvi alla visione di questo video. Mi perdonate?