
The road: il film che tutti dovrebbero vedere una volta nella vita
Le favole non dicono ai bambini che esistono i draghi, i bambini già sanno che esistono, le favole dicono ai bambini che i draghi possono essere uccisi.
(Gilbert Keith Chesterton)
La speranza, per ingannevole che sia, serve almeno a condurci alla morte per una strada piacevole.
(François de La Rochefoucauld)
E come mia abitudine, prima di proseguire con il film, un video per darvi la carica e qualche vago indizio…
THE ROAD
ANNO: 2009
DURATA: 110’
GENERE: drammatico, sci-fi/apocalittico
REGIA: John Hillcoat
SOGGETTO: dal romanzo omonimo di Cormac McCarthy
SCENEGGIATURA: Joe Penhall
PAESE DI PRODUZIONE: Stati Uniti d’America
CAST PRINCIPALE: Viggo Mortensen, Kodi Smit-McPhee, Charlize Theron, Robert Duvall
MUSICHE: Warren Ellis, Nick Cave

TRAMA (GIUSTO IL MINIMO SINDACALE)
Una non specificata catastrofe apocalittica ha reso la Terra un deserto in cui tutto è grigio, ricoperto di cenere e con un clima molto freddo. La vita e la speranza si stanno spegnendo col passare degli anni. Anche l’umanità sta cambiando, la continua e spietata lotta per la sopravvivenza mette in risalto il lato più primitivo degli uomini. Un padre (Viggo Mortensen) e un figlio (Kodi Smit-McPhee) percorrono gli Stati Uniti, si dirigono a piedi verso sud in cerca di un clima migliore. Durante il percorso sono costretti ad affrontare pericoli di ogni genere scaturiti da un mondo praticamente in coma e gli strazianti ricordi di una famiglia che ha dovuto convivere con il dramma della catastrofe.
APPROFONDIMENTO E CURIOSITÀ (VOLUTAMENTE SCARNO COME LA COLONNA SONORA)
Non mi piace usare il termine capolavoro, ma The Road è a un soffio dall’esserlo. Un film decisamente importante, diretto da un regista poco prolifico ma di ottimo livello (John Hillcoat, autore anche dei video musicali – tra gli altri – per Depeche Mode e Placebo), coadiuvato da un direttore della fotografia (l’iberico Javier Aguirresarobe) che coglie perfettamente il “clima” dell’incredibile romanzo da cui è tratta la storia: in Italia con il titolo de La strada, pubblicato da Einaudi e scritto nel 2006 da Cormac McCarthy poi vincitore di un Pulitzer un anno dopo…

…lo sappiamo quanto gli adattamenti per il Cinema di volumi così apprezzati spesso lasciano l’amaro in bocca, ma non è questo il caso.
The road è uno dei lungometraggi più struggenti e malinconici che abbia mai visto.
Un dramma che rimarrà per sempre nella vostra “memoria emotiva” di spettatori che, consapevoli del valore del film e del romanzo, affronteranno la sua visione tenendo a distanza la tentazione di distrarsi con lo smatphone. Seguite il mio consiglio: guardatelo tutto d’un fiato, possibilmente al buio e con lo schermo più grande che avrete a disposizione. Non ve ne pentirete.
E poi ci sarà solo la grigia cenere a ricoprire tutto per cancellare l’amore e la speranza dalla faccia della terra.

Nota di merito per la colonna sonora del duo Warren Ellis/Nick Cave (con cui il regista del film aveva già collaborato per alcuni video), composta principalmente da esecuzioni minimaliste e oscure (beh, è pur sempre Nick Cave) in cui l’uso degli archi e del pianoforte viene affiancato da suoni elettronici e qualche profondo e drammatico loop.
Due curiosità: Viggo Mortensen, anche in questa occasione straordinario, per immedesimarsi nel personaggio ha deciso di portarsi i vestiti di scena a casa per poterci dormire. Non contento, durante la lavorazione, ha iniziato a mangiare pochissimo. Alcuni commessi di un negozio, dopo qualche settimana, lo hanno scambiato per un vero senzatetto e gli hanno offerto da mangiare.
Nel film i personaggi (tranne uno) non hanno nomi. Questo espediente è stato probabilmente usato per rappresentare attraverso di loro l’intera umanità.
LINK, TRAILER E VIDEO (SE PROPRIO NECESSARI)
VISIONI ALTERNATIVE ATTINENTI O RANDOM
Wall•E (2008, Andrew Stanton, Alan Barillaro), Mad Max: fury road (2015, Geroge Miller), Ken il guerriero – La leggenda di Raoul (2007, Toshiki Hirano)
…e per alleggerire un po’ tutto, ecco i miei film preferiti (che non vuol dire assolutamente “i migliori”) diretti da Michele Massimo Tarantini in ordine cronologico:
La professoressa di scienze naturali (1976)
Poliziotti violenti (1976)
La liceale (1976)
Napoli si ribella (1977)
La dottoressa ci sta col colonnello (1980)
L’insegnante al mare con tutta la classe (1980)
La poliziotta a New York (1981)
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