Dove stiamo andando?

Dove stiamo andando?

Dove stiamo andando? È una domanda che a un certo punto capita di porsi.

Non più un quesito che con gli amici si faceva largo durante qualche sabato sera in cui ci si trova impreparati al solito spettacolo offerto e nemmeno quella che ci poniamo con le nostre compagne o compagni durante qualche serata estiva, in cui cerchiamo di fuggire dalla calura estiva e dalla noia cittadina.

Dove stiamo andando è l’ago di questa nuova bussola con cui abbiamo cominciato a fare i conti in questa fase delle nostre vite.

Le nostre esistenze ci rendono naufraghi in un mare magnetico in tempesta che ci sbatte a destra e a manca e ci priva di quel senso di sicurezza che in un certo qual modo ha contraddistinto le generazioni che ci hanno preceduto.

Così abbiamo deciso che in queste due settimane fare un qualcosa di estremamente pericoloso per la nostra società.

Queste due settimane abbiamo deciso di fermarci per un momento, chiudere gli occhi, prendere fiato e ripensare a noi stessi, a quello che abbiamo costruito durante gli anni, a quanto abbiamo seminato e a quanto abbiamo raccolto.

In questi quattordici giorni vorremo chiederci di nuovo, tutti insieme, dove stiamo andando. Metteremo al centro di tutto le nostre vite in relazione al tempo in cui ci troviamo a vivere. Esistenze che sono il risultato di numerose variabili: delle istituzioni che ci hanno cresciuto e formato, del mondo del lavoro, delle sue regole e norme, prodotto delle nostre realtà urbane, provinciali che vedono vivere.

Il mondo cambia, tutto è in trasformazione, questa non è una scoperta. Quello che ci piacerebbe raccontare è come reagiamo a questi cambiamenti, come ci adattiamo alle trasformazioni che ci interessano. Siamo capaci di comprendere le direzioni che stiamo intraprendendo o ci ritroviamo in balia delle onde?

Scopritelo in queste prossime settimane, come sempre seguendoci su Scarpesciuote.

Antonio Lepore

Andrea Famiglietti

In viaggio…

In viaggio…

https://www.youtube.com/watch?v=pikjtt53AFg

Croce e delizia, ci verrebbe da pensare. Non stiamo per parlare di qualche giocatore dai piedi buoni e dalla testa calda, ma in queste settimane vorremo affrontare un argomento molto interessante come può esserlo il viaggio.

L’esclamazione iniziale di questo breve editoriale trae spunto da una riflessione molto spontanea che ci è venuto ripensando al viaggio in questo ultimo anno. Non abbiamo potuto far a meno che pensare che è stato grazie all’eccessiva iperconnessione nei collegamenti che il virus ha visto velocizzare il suo potere di contagio. Lo ha spiegato molto bene Quammen in un libro davvero interessante che vi consigliamo Spillover e che vi spiegherà in maniera precisa quello che abbiamo vissuto negli ultimi mesi.

Ma non possiamo non pensare che gran parte della vita di una parte consistente degli esseri umani vive spostandosi e viaggiando e ce lo ha raccontato benissimo uno dei migliori reporter dello scorso secolo Kapuściński che con il suo libro In viaggio con Erodoto riesce a raccontarci proprio questo.

Non sarà nostra premura approfondire la discussione relativa al viaggio e ai suoi protagonisti. Riteniamo, infatti, che questo rappresenti un universo troppo complesso per essere approfondito in poche semplici parole.

Quello che proveremo a fare in questa settimana sarà quello di raccontare che cosa significa per noi viaggiare e che cosa rappresenta la mobilità per la nostra banda di scarpesciuote.

Buona lettura!

Antonio Lepore

Andrea Famiglietti